29 September 1855: Sheet #4
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mano; poi bisogna attendere la redazione della sentenza; poi finalmente bisogna attendere che la parte soccumbente eseguisca la sentenza, lo che per lo più importa comunicazione di nuovi atti, e se una delle parti non risponde entro il termine stabilito? niente di male per essa — il giudizio si prolunga sempre più, poichè la contumacia è assai raro o assai tardi che si dichiari. Questa procedura, salvo qualche eccezione, é per le cause di qualunque siasi valore, per le azioni di qualunque siasi natura.
Le azioni cambiarie sentono ancora i pregiudizi di queste procedure. Pel pagamento delle lettere di cambio ed altri ordini commerciali non vi ha dilazione: questa é la massima comune di diritto; ora presso alcune Autorità giudiziarie alla petizione si provvede coll'ingiunzione di pagamento entro il termine di 24 ore, presso altre, di tre giorm, e presso qualche altra ancora, la petizione si comunica al convenuto come per tutt'altra azione. E talune volte, se dentro i termini prescritti, invece di pagare, il debitore risponde con un atto, quest' atto si comunica all' Attore, e cosi si forma dell' azione cambiaria un' azione comune a tutte le altre.
Ora vha chi vorrebbe asserire, e ne abbiamo una prova recente sotto gli occhi, che l' Autorità Consolare nella trasmissione degli atti fa ufficio di Uscière e quindi, di Uffiziale esecutore che ciecamente deve dar corso a qualunque atto gli si presenti, e non di Uffiziale ordinatore, che deve conoscere della validità degli atti medesimi. lo dichiaro dal mio canto che questa non puo essère asserzione di un uomo che conosca le Leggi e l'organizzazione dei Tribunali in Europa. Imperocché deve anzr ogni altro osservarsi che presso qualunque Tribunale vi sono gli uscieri ad esso addetti, quindi un uscière commerciale non comunicherebbe un atto che non dovesse venir sottoposto al Tribunale commerciale, e non lo comunicherebbe che secondo le forme stabilite pei Tribunali di Commercio; in secondo luogo è da osservarsi essere luscière e non la parte che cita l' altra a comparire in giudizio, basando on ciô l'azione che si vuole esperire, e l'uscière non puô fare quest' atto secondo la volontà dell' attore, ma secondo le regole dalla Legge prescritte.
Niuno ignora che vi sono due specie d'istruzioni: la difesa verbale dinnanzi al giudice, e la istruzione per iscritto che si completa mediante un numero prescritto di atti da notificarsi fra le parti Lintenzione dei legislatori è stata costantemente quella di escludere dai Tribunali di commercio l' istruzione per iscritto, ed ancora le difese scritte che precedono la difesa verbale, ed io diceva costantemente, poiché, secondo 1 Codici di procedura civile, l'istruzione per iscritto suppone necessariamente il ministero di patrocinatori (avoués) e questo ministero è totalmente proscritto dalle Leggi presso i Tribunali di Commercio. Ora dite dunque o lettori, si può mai ammettere che lusciere di un Tribunale di Commercio possa dar luogo ad una procedura per iscritto? e quindi, si può ammettere mai la pretesa che gli uscieri non debbano conoscere gli atti che trasmettono?
Tale procedimento presso le Autorità Consolari si giustifica colla moltiplicità delle occupazioni, e talune volte ancora per l'esercizio gratuito di qualche carica Consolare; ma le conseguenze del lungo tempo e delle molte spese gravitano però sulle parti contendenti, e le obbligazioni, con pregiudizio grave del commercio, non si estinguono che stentatamente, anzi awviene non di rado che un creditore abbandoni la speranza di una bella sentenza, trovando miglior ealcolo in un magro accomodamento.
Eppure il Commercio, perno delle sociali relazioni, che è la causa primitiva dell'istituzione Consolare, ed il quasi unico elemento dei rapporti degli stranieri cogl' indigeni, ha un necessario ricovero nella speciale sua giurisdizione, e questa è fondata sui principi di equità, di semplicità e di rapiditâ.
La verità sta nel principio; è principio inoppugnabile la necessaria indipendenza dell' Amministrazione giudiziaria, e dessa ben a ragione forma uno dei caratteri che più favorevolmente distinguono le presenti società civili. Ciascun'Autorità Consolare, che non è soltanto vestita del potere giudiziario, nè di un sol ramo delpotere giudiziario, vien quasi sempre costretta a prolungare un giudizio dalla moltiplicità delle occupazioni, se pure, per la confusione dei poteri, occorrendovi la convenienza, non si appiglia al partito di troncare una quistione giudiziaria con una misura politica. V' è qualche esempio; ed il Console che sortiva dai limiti di un potere, non era ingiustificabile, poichè non sortiva dai limiti dei poteri alla sua Autorità conferiti. Il pôtere amministrativo ed il politico non possono unirsi col potere giudiziario e subbordinarlo, senza distruggere in pari tempo ogni malleveria delle proprietà personali e reali, i diritti degl' individui e gl'interessi loro.
Per allontanare dall' amministrazione della giustizia quei mali che sono quasi conseguenza inevitabile del presente stato di cose; per rendere alla giustizia quel carattere di uniformità che le è tanto necessaria per l'equa corrispondenza dei diritti e dei doveri specialmente fra individui che abitano il medesimo paese; perchè celere, inpendente e nello stesso tempo più economica la giustizia segua il suo corso, 1o crederei necessaria l'istituzione di un Tribunale, comune a tutte le Nazionalità, composto da un numero di persone ragguardevoli ed intelligenti, nominate con metodo elettivo e retribuite con stipendi fissi, e che questo Tribunale prendesse norma nelle sue decisioni da un sol corpo di Leggi, come per esempio, dal Francese.
Assai maggior forza acquisterebbe questa mia opinione se per poco si volesse considerare che non tutt' i Consoli sono inviati dai Governi che rappresentano, ma vi ha di quei che forse prowvisoriamente, per caso o per necessità, esercitano le funzioni ed i poteri Consolari. Ora se questo provvisorio amministratore non conosce la teoria e lo spirito delle Leggi scritte; se non conosce i grandi principi della Legislazione, i rapporti del Governo, lo spirito delle sue istituzioni, come potrà egli mai supplire in tutt' i casi ed operare giusta il fine della Legge? come mai potrà tendere ad uno scopo ch' egli ignora? come potrà ercorrère una strada che non conosce? Consulterà egli il testo di una Legge o di un regolamento? ma nel testo non rinviene, la specialità del caso o se la rinviene non è la lettera della Legge ma è lo spirito che dev' essere applicato. Gli errori in tal caso ed 1 nocivi provvedimenti possono essere ben facile conseguenza. Ma chi paga gli errori, chi ne soffre? Avv. G. LEONCAVALLO.
DELL' ASFODELUS RAMOSUS LINN ASFODELO.
Pianta del littorale Mediteraneo, che sa parte pure della Flora d' Egitto mentre si trova nella regione marittima di tutta la base dell' Egitto, e dell' Istmo di Suez; cioè tutto quel tratto della costa che dalla torre degli Arabi si estende all' oriente fino a Pelusio, Arish, e Gaza; indi per più o meno del littorale del Golfo della Palestina segnatamente la pianura e i poggi del distretto di Gaza, di Rama e del Carmelo. Questa pianta provveduta di radice tuberosa composta, non fu in passato conosciuta quasi che dai soli Botanici e quindi fu in poca stima intorno alla sua applicazione nell' antica Medicina. Ora mercè il continuo investigare della Chimica applicata, anche i tuberi di questa pianta acquistarono il massimo interesse dappoichè cimentati con opportuna fermentazione diedero luogo ad un liquore vineso che colla distillazione produsse un Alcool il quale è del tutto identico a quello ottenuto dalle patate.
Dietro questa scoperta si formarono delle società per azioni, coll' intendimento di ingrandire la coltura di questa pianta con mezzi artificiali si nell' Isola di Sardegna ove cresce spontanea, ed in grande abbondanza, come pure nell' Algeria laddove l' Asfodelo è pure assai volgare allo stato spontaneo. In conseguenza due grandi stabilimenti diretti alla Coltura e alla distillazione del P Alcool dei tuberi di detta pianta si formarono, e prendono ogni di maggiore incremento, tanto più perchè la malattia delle Viti sparsasi in quasi tutta l'Europa continua ad imperversare, ed in Egitto anche l'uva ha sofferto quest'anno dello sviluppo dell'Oidium che quà e là senza molto generalizzarsi sospese lo stato della perfetta maturità dei grappoli, e l' Uva rimase acerba con piccoli acim.
Le patate d'Europa hanno pure di tanto in tanto la loro malattia la quale cagiona degli scarsi raccolti, quindi il ritrovato che chiamerem nuovo (quantunque conti già qualche anno di scoperta) può benissimo venire in soccorso al difetto dell' Alcool prodotto con mezzi ordinari e vieppiù accrescère quella certa indipendenza industriale che ogni paese incivilito cerca di acquistare.
L'Egitto va tributario all' Estero di quasi tutta la quantità dell'Alcool che consuma, sebbene il paese sia ricchissimo di buona qualità di datteri, i quali sommessi ad una opportuna fermentazione forniscono un liquore vinoso, che previo distillazione. e rettificazione produce buona qualità di spirito.
Oltre i frutti del Dattolière i campi della Valle Nilotica provvedono grandi quantità di radici del Daucus Carota, varietà di un giallo rossiccio assai aromatica e dolce, che, pella quantità di materia Zuccherina che contiene, può con appropriata fermentazione dare un liquore vinoso atto a provvedere una conveniente quantitá di buon Alcool.
Ma ritornando al nostro soggetto cioè ai tuberi radicali dell' Asfodelo mi faccio a dire come il suolo sciolto sabbioso della piccola regione di Ramle al Nord d'Alessondria può facilmente convenire alla coltura della suddetta pianta senza incontrare delle grandi spese, dappoiché la sua coltivazione è semplicissima e non esige che poco innaffio, anzi se le pioggie dell'lnverno si reiterassero alquanto non occorrerebbe altro innaffio artificiale, ed il terreno sollevato dei poggi di Ramle potrebbe in tale condizione convenire ad una tal pianta, siccomeconviene alle diverse piante di silvestre vegetazione. Cosi non solamente la piccola regione di Ramle, ma sibbene ancora tuttoquel suolo più o meno elevato, che si estende verso Abukir, suolo tutt'ora incolto, potrebbe divenire produttivo e creare una nuova industria di grande vantaggio all'Egitto. il quale non solo fornirebbe al paese il necessario d' Alcool, ma se ne potrebbe bensi esportare.
In quanto al combustibile che occorrerebbe per una tale intrapresa noi indicheremo più tardi i mezzi di procurarselo nei dintorni stessi d'Alessandria senza forte spesa. A. FIGARI.
N. B. Si continuerà con altri articoli sulla Coltura delle piante utili all' Industria agricola e commerciale. L'Estensore Proprietario C. CASTELNUOVO.