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Lo Spettatore Egiziano.
mano; poi bisogna attendere la redazione della
sentenza; poi finalmente bisogna attendere che la
parte soccumbente eseguisca la sentenza, lo che
per lo più importa comunicazione di nuovi atti,
e se una delle parti non risponde entro il termine
stabilito? niente di male per essa — il giudizio
si prolunga sempre più, poichè la contumacia è
assai raro o assai tardi che si dichiari. Questa
procedura, salvo qualche eccezione, é per le cause
di qualunque siasi valore, per le azioni di qua¬
lunque siasi natura.
Le azioni cambiarie sentono ancora i pre¬
giudizi di queste procedure. Pel pagamento delle
lettere di cambio ed altri ordini commerciali non
vi ha dilazione: questa é la massima comune di
diritto; ora presso alcune Autorità giudiziarie alla
petizione si provvede coll'ingiunzione di pagamen¬
to entro il termine di 24 ore, presso altre, di tre
giorm, e presso qualche altra ancora, la petizione
si comunica al convenuto come per tutt'altra azio¬
ne. E talune volte, se dentro i termini prescritti,
invece di pagare, il debitore risponde con un atto,
quest' atto si comunica all' Attore, e cosi si forma
dell' azione cambiaria un' azione comune a tutte
le altre.
Ora vha chi vorrebbe asserire, e ne ab¬
biamo una prova recente sotto gli occhi, che
l' Autorità Consolare nella trasmissione degli atti
fa ufficio di Uscière e quindi, di Uffiziale esecu¬
tore che ciecamente deve dar corso a qualunque
atto gli si presenti, e non di Uffiziale ordinatore,
che deve conoscere della validità degli atti mede¬
simi. lo dichiaro dal mio canto che questa non
puo essère asserzione di un uomo che conosca le
Leggi e l'organizzazione dei Tribunali in Europa.
Imperocché deve anzr ogni altro osservarsi che
presso qualunque Tribunale vi sono gli uscieri ad
esso addetti, quindi un uscière commerciale non
comunicherebbe un atto che non dovesse venir
sottoposto al Tribunale commerciale, e non lo
comunicherebbe che secondo le forme stabilite
pei Tribunali di Commercio; in secondo luogo è
da osservarsi essere luscière e non la parte che
cita l' altra a comparire in giudizio, basando on
ciô l'azione che si vuole esperire, e l'uscière non
puô fare quest' atto secondo la volontà dell' at¬
tore, ma secondo le regole dalla Legge prescritte.
Niuno ignora che vi sono due specie d'i¬
struzioni: la difesa verbale dinnanzi al giudice, e
la istruzione per iscritto che si completa mediante
un numero prescritto di atti da notificarsi fra le
parti Lintenzione dei legislatori è stata co¬
stantemente quella di escludere dai Tribunali di
commercio l' istruzione per iscritto, ed ancora le
difese scritte che precedono la difesa verbale,
ed io diceva costantemente, poiché, secondo 1 Co¬
dici di procedura civile, l'istruzione per iscritto
suppone necessariamente il ministero di patroci¬
natori (avoués) e questo ministero è totalmente
proscritto dalle Leggi presso i Tribunali di Com¬
mercio. Ora dite dunque o lettori, si può mai
ammettere che lusciere di un Tribunale di (om¬
mercio possa dar luogo ad una procedura per
iscritto? e quindi, si può ammettere mai la pretesa
che gli uscieri non debbano conoscere gli atti che
trasmettono?
Tale procedimento presso le Autorità Con¬
solari si giustifica colla moltiplicità delle occupa¬
zioni, e talune volte ancora per l'esercizio gra¬
tuito di qualche carica Consolare; ma le conse¬
guenze del lungo tempo e delle molte spese gra¬
vitano però sulle parti contendenti, e le obbli¬
gazioni, con pregiudizio grave del commercio,
non si estinguono che stentatamente, anzi awvie¬
ne non di rado che un creditore abbandoni la
speranza di una bella sentenza, trovando miglior
ealcolo in un magro accomodamento.
Eppure il Commercio, perno delle sociali
relazioni, che è la causa primitiva dell'istituzione
Consolare, ed il quasi unico elemento dei rap¬
porti degli stranieri cogl' indigeni, ha un neces¬
sario ricovero nella speciale sua giurisdizione, e
questa è fondata sui principi di equità, di sem¬
plicità e di rapiditâ.
La verità sta nel principio; è principio
inoppugnabile la necessaria indipendenza del¬
l' Amministrazione giudiziaria, e dessa ben a ra¬
gione forma uno dei caratteri che più favorevol¬
mente distinguono le presenti società civili. Cia¬
scun'Autorità Consolare, che non è soltanto ve¬
stita del potere giudiziario, nè di un sol ramo del
potere giudiziario, vien quasi sempre costretta a
prolungare un giudizio dalla moltiplicità delle oc¬
cupazioni, se pure, per la confusione dei poteri,
occorrendovi la convenienza, non si appiglia al
partito di troncare una quistione giudiziaria con
una misura politica. V' è qualche esempio; ed il
Console che sortiva dai limiti di un potere, non
era ingiustificabile, poichè non sortiva dai limiti
dei poteri alla sua Autorità conferiti. Il pôtere
amministrativo ed il politico non possono unirsi
col potere giudiziario e subbordinarlo, senza di¬
struggere in pari tempo ogni malleveria delle
proprietà personali e reali, i diritti degl' individui
e gl'interessi loro.
Per allontanare dall' amministrazione della
giustizia quei mali che sono quasi conseguenza
inevitabile del presente stato di cose; per rende¬
re alla giustizia quel carattere di uniformità che
le è tanto necessaria per l'equa corrispondenza
dei diritti e dei doveri specialmente fra individui
che abitano il medesimo paese; perchè celere, in¬
pendente e nello stesso tempo più economica la
giustizia segua il suo corso, 1o crederei necessaria
l'istituzione di un Tribunale, comune a tutte le
Nazionalità, composto da un numero di persone
ragguardevoli ed intelligenti, nominate con me¬
todo elettivo e retribuite con stipendi fissi, e che
questo Tribunale prendesse norma nelle sue de¬
cisioni da un sol corpo di Leggi, come per esem¬
pio, dal Francese.
Assai maggior forza acquisterebbe questa
mia opinione se per poco si volesse considerare
che non tutt' i Consoli sono inviati dai Governi
che rappresentano, ma vi ha di quei che forse
prowvisoriamente, per caso o per necessità, eser¬
citano le funzioni ed i poteri Consolari. Ora se
questo provvisorio amministratore non conosce la
teoria e lo spirito delle Leggi scritte; se non co¬
nosce i grandi principi della Legislazione, i rap¬
porti del Governo, lo spirito delle sue istituzioni,
come potrà egli mai supplire in tutt' i casi ed
operare giusta il fine della Legge? come mai potrà
tendere ad uno scopo ch' egli ignora? come potrà
ercorrère una strada che non conosce? Con-
sulterà egli il testo di una Legge o di un regola¬
mento? ma nel testo non rinviene, la specialità del
caso o se la rinviene non è la lettera della Legge ma
è lo spirito che dev' essere applicato. Gli errori
in tal caso ed 1 nocivi provvedimenti possono es-
sere ben facile conseguenza. Ma chi paga gli errori,
Avv. G. LEONCAVALLO.
chi ne soffre?
DELL' ASFODELUS RAMOSUS LINN
ASFODELO.
Pianta del littorale Mediteraneo, che
sa parte pure della Flora d' Egitto mentre
si trova nella regione marittima di tutta la
base dell' Egitto, e dell' Istmo di Suez; cioè
tutto quel tratto della costa che dalla torre
degli Arabi si estende all' oriente fino a Pelu¬
sio, Arish, e Gaza; indi per più o meno
del littorale del Golfo della Palestina segna¬
tamente la pianura e i poggi del distretto
di Gaza, di Rama e del Carmelo. Questa
pianta provveduta di radice tuberosa com¬
posta, non fu in passato conosciuta quasi che
dai soli Botanici e quindi fu in poca stima
intorno alla sua applicazione nell' antica
Medicina. Ora mercè il continuo investigare
della Chimica applicata, anche i tuberi di
questa pianta acquistarono il massimo inte¬
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resse dappoichè cimentati con opportuna
fermentazione diedero luogo ad un liquore
vineso che colla distillazione produsse un
Alcool il quale è del tutto identico a quello
ottenuto dalle patate.
Dietro questa scoperta si formarono
delle società per azioni, coll' intendimento
di ingrandire la coltura di questa pianta con
mezzi artificiali si nell' Isola di Sardegna ove
cresce spontanea, ed in grande abbondanza,
come pure nell' Algeria laddove l' Asfodelo
è pure assai volgare allo stato spontaneo.
In conseguenza due grandi stabilimenti di¬
retti alla Coltura e alla distillazione del
P Alcool dei tuberi di detta pianta si for¬
marono, e prendono ogni di maggiore in¬
cremento, tanto più perchè la malattia delle
Viti sparsasi in quasi tutta l'Europa conti¬
nua ad imperversare, ed in Egitto anche l'uva
ha sofferto quest'anno dello sviluppo dell'Oi¬
dium che quà e là senza molto generaliz¬
zarsi sospese lo stato della perfetta matu¬
rità dei grappoli, e l' Uva rimase acerba
con piccoli acim.
Le patate d'Europa hanno pure di tan¬
to in tanto la loro malattia la quale cagiona
degli scarsi raccolti, quindi il ritrovato che
chiamerem nuovo (quantunque conti già qual¬
che anno di scoperta) può benissimo venire
in soccorso al difetto dell' Alcool prodotto
con mezzi ordinari e vieppiù accrescère quel¬
la certa indipendenza industriale che ogni
paese incivilito cerca di acquistare.
L'Egitto va tributario all' Estero di
quasi tutta la quantità dell'Alcool che con¬
suma, sebbene il paese sia ricchissimo di
buona qualità di datteri, i quali sommessi
ad una opportuna fermentazione forniscono
un liquore vinoso, che previo distillazione.
e rettificazione produce buona qualità di
spirito.
Oltre i frutti del Dattolière i campi
della Valle Nilotica provvedono grandi quan¬
tità di radici del Daucus Carota, varietà di
un giallo rossiccio assai aromatica e dolce,
che, pella quantità di materia Zuccherina che
contiene, può con appropriata fermentazione
dare un liquore vinoso atto a provvedere una
conveniente quantitá di buon Alcool.
Ma ritornando al nostro soggetto cioè
ai tuberi radicali dell' Asfodelo mi faccio
a dire come il suolo sciolto sabbioso della
piccola regione di Ramle al Nord d'Ales¬
sondria può facilmente convenire alla coltura
della suddetta pianta senza incontrare delle
grandi spese, dappoiché la sua coltivazione
è semplicissima e non esige che poco in¬
naffio, anzi se le pioggie dell'lnverno si re¬
iterassero alquanto non occorrerebbe altro
innaffio artificiale, ed il terreno sollevato
dei poggi di Ramle potrebbe in tale condi¬
zione convenire ad una tal pianta, siccome¬
conviene alle diverse piante di silvestre
vegetazione. Cosi non solamente la piccola
regione di Ramle, ma sibbene ancora tutto¬
quel suolo più o meno elevato, che si esten¬
de verso Abukir, suolo tutt'ora incolto, po¬
trebbe divenire produttivo e creare una
nuova industria di grande vantaggio all'Egitto.
il quale non solo fornirebbe al paese il ne¬
cessario d' Alcool, ma se ne potrebbe bensi
esportare.
In quanto al combustibile che occor¬
rerebbe per una tale intrapresa noi indi¬
cheremo più tardi i mezzi di procurarselo
nei dintorni stessi d'Alessandria senza forte
spesa.
A. FIGARI.
N. B. Si continuerà con altri articoli
sulla Coltura delle piante utili all' Industria
agricola e commerciale.
L'Estensore Proprietario C. CASTELNUOVO.